domenica 11 dicembre 2016

La Solfatara di Pozzuoli

cratere Vulcano Solfatara di Pozzuoli



La Solfatara di Pozzuoli (Napoli) è quel che resta di un antico vulcano, fumarole sulfuree e getti di fango costituiscono la principale attività di questo grande cratere di forma ellittica
La fumarola maggiore è chiamata Bocca grande ed è caratterizzata dal forte odore di zolfo e dalla fuoriuscita di vapore che può raggiungere anche i 160°C.
La solfatara si è formata circa 3.900 anni fa e già all'epoca dell'impero romano era molto nota e sfruttata per l'estrazione dell'allume e del bianchetto (allora utilizzato come stucco). Strabone (66 a.C. – 24 d.C.) ne dà la più antica testimonianza scritta giunta fino a noi, nella sua “Strabonis geographica”, indicandola con il nome “Forum Vulcani”, Dimora del Dio Vulcano, ingresso per gli Inferi.
La Solfatara sin da tempi remoti  era meta di escursioni per i noti fenomeni vulcanici, per la cura delle acque sulfuree e per le stufe calde; era infatti compresa tra le quaranta più famose terme dei Campi Flegrei sin dal Medioevo.
Non vi era viaggiatore del ’700 e ’800 che non inserisse la Solfatara tra le sue escursioni nel’ambito del cosiddetto”Grand Tour” viaggio di istruzione per i giovani delle famiglie nobili europee.
Nella Solfatara è stata operante sino agli inizi del ’900 un attività estrattiva di allume, zolfo e bianchetto, attività che ebbe il suo apice nel Medioevo.
Intorno al 1900 è stato organizzato all’interno della Solfatara anche uno stabilimento termale. In questo “bagno termale” era possibile curarsi con i fanghi, data l’esistenza di una fangaia naturale, e con le acque sulfuree nonché fare i bagni di vapore nelle cosiddette stufe.
Attualmente il vulcano Solfatara di Pozzuoli è un parco attrezzato  in cui, grazie anche alle valide guide,  è possibile vedere agevolmente ed in totale sicurezza  fenomeni vulcanici che da sempre stupiscono ed affascinano il visitatore.